Materiale didattico fornito dal Dott. Massimo Sanfilippo

FECONDAZIONE ARTIFICIALE

Consiste nell’aiutare l’incontro dei gameti maschile e femminile, nonostante le varie carenze ed ostacoli.

Il termine "fecondazione assistita" si riferisce più propriamente alle tecniche finalizzate a completare l’atto coniugale con l’inseminazione intracorporea.

1959: in Belgio nato il primo bambino da inseminazione artificiale

1978: in G.B. nata la prima bambina da fecondazione in vitro

Tecniche

  • F. omologa: con i gameti della coppia
  • F. eterologa: uno dei gameti da donatore esterno
  • F. intracorporea: trasferimento dello sperma nella cervice uterina (ICI), nell'utero(IUI) o nel peritonero (DIPI) o di entrambi i gameti nelle tube (GIFT)
  • F. extracorporea: incontro dei gameti in provetta e trasferimento dell'embrione nell'utero ( FIVET - In Vitro Fertilization Embryo Transfert), la più usata, o introduzione diretta per micro ignezione di uno spermatozoo nel citoplasma dell'ovulo (ICSI vedi immagine)

 

 

 

  • STERILITA’: la coppia non riesce ad ottenere una gravidanza dopo un anno di rapporti presumibilmente fecondanti.
  • INFERTILITA’: La donna è capace di concepire, ma le gravidanze non vengono portate a termine (aborti spontanei ripetuti).

CAUSE DI STERILITA’:

  • Nel 40% femminili
  • Nel 40% maschili
  • Nel 20% in associazione (sterilità di coppia)

Difetti genetici (20% dei casi), malformazioni, malattie endocrine, infezioni, intossicazioni, radiazioni.

Conseguenze:

  • Nella femmina: assenza di ovulazione, ovuli poco vitali, chiusura delle tube, secreti tubarici e vaginali inospitali per gli spermatozoi (pH, anticorpi), alterati sviluppo o posizione o risposta ormonale dell’utero.
  • Nel maschio: spermatozoi poco efficienti (astenospermia) o scarsi (oligospermia) o assenti (azoospermia), chiusura dei dotti deferenti, impotenza.

 

 

 

PREVENZIONE DELLA STERILITA':

  • Igiene dei luoghi di vita e di lavoro: evitare l’esposizione a sostanze tossiche o radiazioni
  • Condotta di vita responsabile: evitare alcolici, fumo, droghe, rapporti sessuali precoci e promiscui (principale causa di infezioni e di chiusure tubariche e dei dotti deferenti), uso di spirale, ricorso all’aborto.
  • Non posticipare troppo l’età della procreazione (calo progressivo della fertilità dopo i 25 anni)

Cura della sterilità:

Trattamento delle varie cause

(efficace nel 70% dei casi)

 

 

 

PERCENTUALE DI SUCCESSI DELLE TECNICHE

(DAI RAPPORTI DEL U.S. DEPARTMENT OF HEALT, DEL HUMAN SERVICES 1999 E DEL TECNOBIOS 2001)

 

GRAVIDANZE PER IL CICLO DI TRATTAMENTO 30.6%

NATI VIVI 25.2%

CON ICSI ( SEME OMOLOGO) 21.8%

CON FIVET ( SEME ETEROLOGO) 9.9%

CON EMBRIONI CRIOCONSERVATI: metà successi

I successi diminuiscono con l’aumento dell’età della donna,

con seme eterologo, con embrioni congelati

PROBLEMI

  • La iperstimolazione ovarica ed il prelievo di ovociti sono interventi invasivi per la donna
  • La nascita di un bambino si ha dopo 2-4 tentativi, e non sempre
  • Il trasferimento di più embrioni può dare gravidanze plurime, con il problema etico della "riduzione embrionale" (aborto selettivo)
  • Nella ICSI manca la selezione naturale (più rischio di anomalie)
  • Principale problema etico: non è accettabile che il prezzo dell’efficienza sia la morte di molti esseri umani.

 

 

 

CENTRI DI FECONDAZIONE ASSISTITA

IN USA: 1.45 per milioni di abitanti

IN G.B.: 1.75 per milioni di abitanti

IN ITALIA: 6.74 per miloni di abitanti

(circa 400)

 

 

 

Da: Mary Warnock - A Question of Life –

The Warnock Report on Human Fertilisation and Embryology

Basil Balckwell Inc., Oxford 1984, pp. 64-65

2) Par. 11.19: Limite di tempo entro il quale l’embrione può essere tenuto in vita. […] Una volta che il processo è cominciato non c’è una particolare parte dello sviluppo che sia più importante di un’altra; tutte sono parte di un processo continuo e, se ogni stadio non si svolge normalmente, al momento giusto nella giusta sequenza, ogni ulteriore sviluppo cessa.

Per questo, biologicamente, nello sviluppo dell’embrione non si può identificare un singolo stadio al di là del quale l’embrione in vitro non dovrebbe essere tenuto vivo. Abbiamo tuttavia concordato nel ritenere questo un settore nel quale devono essere assunte alcune precise decisioni per calmare l’ansietà diffusa nella pubblica opinione.

Par.11.21 L’Associazione medica britannica si è pronunciata a favore del limite di 14 giorni.

Par.11.22 Di conseguenza raccomandiamo che nessun embrione umano derivato dalla fecondazione in vitro possa essere tenuto in vita se non trasferito a una donna oltre 14 giorni dopo la fecondazione, né possa essere usato come soggetto di ricerca dopo i 14 giorni della fecondazione.

 

 

 

Lo sviluppo di un essere umano comincia con la fecondazione, un processo mediante il quale lo spermatozoo maschile e l’ovocita femminile si uniscono per dare origine a un nuovo organismo, lo zigote(vedi immagine).

Le caratteristiche di un nuovo individuo sono determinate da geni specifici posti nei cromosomi ed ereditati dal padre e dalla madre.

 

 

PRIME FASI DELLO SVILUPPO DELL’UOMO

Lo sviluppo dell’uomo inizia al momento della fecondazione, quando un gamete maschile, o spermatozoo, si unisce con un gamete femminile, o uovo, per formare una cellula singola chiamata zigote( dal greco zygotos, "uniti insieme"). Questa cellula segna l’inizio di ciascuno di noi come individuo singolo.

[…]

FECONDAZIONE

La fecondazione consiste in una sequenza di eventi che inizia col contatto tra uno spermatozoo e un ovocita e termina con la fusione dei nuclei dello spermatozoo e dell’uovo e con il rimescolamento dei cromosomi di origine materna e paterna alla metafase della prima divisione meiotica dello zigote.

Con la fecondazione ha inizio lo sviluppo embrionale. Il processo di fecondazione dura circa 24 ore.

[…]

La fecondazione si completa entro 24 ore dall’ ovulazione. Subito dopo la fecondazione compare nel siero della madre una proteina immunosoppressiva, l’early pregnancy factor (EPF). L’EPF, perciò, costituisce l’elemento base per il test di gravidanza durante la prima settimana di sviluppo.

 

 

 

Da L’Unità del 13/06/02

Una recente Dichiarazione approvata da docenti delle cinque facoltà di Medicina e chirurgia delle Università di Roma […]sostiene che esistono " concordanti evidenze che portano a considerare la vita umana come un continuo che ha nella fase embrionale e nell’invecchiamento l’inizio e la fine del suo percorso naturale".

Che la vita umana sia un continuo era da tempo evidente, ben diversa questione è quella circa la "vita dell’individuo umano", sul cui inizio la discussione è più aperta che mai a seguito di recenti progressi che dimostrano potenzialità e plasticità delle cellule embrionali nelle primissime fasi del processo di sviluppo. Il linguaggio usato dalla Dichiarazione lascia trasparire che il "neo-concepito" abbia già una sorta di"intenzionalità cosciente" che lo renderebbe"un individuo totalmente umano in sviluppo", paragonabile ad un bambino che cresce.

In realtà, alla luce delle conoscenze attualmente disponibili, i prodotti del concepimento nei primissimi stadi dello sviluppo( l’ovocita fecondato, la morula, la blastocisti) sono fortemente influenzati dal citoplasma dell’ovocita e dall’espressione del genoma materno[…], 1) i primissimi stadi dello sviluppo sono spesso portatori di anomalie genomiche incompatibili con la vita e sottoposti ad una naturale massiva selezione che esita nell’arresto del processo di formazione dell’individuo in più dell’80% dei casi, fatto che in parte spiega la bassa fecondità della specie umana; 2) l’individualità biologica del nuovo organismo, che risulta dal processo riproduttivo sessuato, non si forma istantaneamente all’atto della fecondazione, ma emerge piuttosto gradualmente, nel corso del processo di sviluppo[…]; tutti i processi che formeranno l’individualità della persona umana cominciano solo dopo l’impianto della blastocisti nel corpo della madre; 3) gli aspetti che più fortemente caratterizzano e qualificano la persona umana quali le facoltà cognitive e comunicative, non sono determinati soltanto dal genoma, ma conseguono ad una continua interazione genoma-ambiente; […] 4) è vero che, in prima approssimazione, il genoma rimane identico dalla blastocisti all’individuo adulto.

Da ciò non consegue affatto, però, che la dignità di un ovocita fecondato o di una blastocisti sia pari a quella di una "persona umana". Noi diciamo umilmente che non sappiamo quando inizi la persona, ma siamo convinti che essa non abbia inizio al concepimento. La continuità del genoma dall’ovocita fecondato all’adulto non implica che, per una sorta di irradiazione retroattiva, tale dignità dell’individuo adulto riverberi all’ovocita fecondato di origine. Noi chiediamo che, pur nella diversità di vedute e di convinzione etiche e religiose […].si consenta ai ricercatori italiani di partecipare, nel rispetto più rigoroso dell’etica e della legge, all’impegno internazionale per cogliere le grandi opportunità applicative, comprese nuove cure per gravi malattie, che gli studi in questo campo lasciano intravedere.

Giovanni Azzone, Marcello Barbieri, Gian Maria Bressan, Paolo carinci, Giulio Cossu, Carlo Flamigni, Antonino Forabosco, Rita Levi-Montalcini, Lucio Luzzatto, Mario Molinaro, Pietro Motta, Carlo Redi, Gregorio Siracusa, Mario Stefanini, Umberto Veronesi, Dino Volpin

 

 

 

Si è prudentissimi a manipolare l’ambiente, gli animali le piante, non lo si è altrettanto a intervenire sulla intimità della vita umana

 

BAMBINI OGM SI’, PANNOCCHIE OGM NO

 

 

 

HUMAN FERTILISATION AND EMBRIOLOGY ACT- 1990

E’ concesso combinare uova o sperma umano con uova vive o sperma di animali[…] per testare la fertilità dello sperma umano.

[…]

disciplina la creazione di un embrione umano attraverso il trasferimento nucleare[…] ma non che comporti l’impianto nell’utero di una donna.

[…]

permette la ricerca su embrioni umani in soprannumero da fecondazione in vitro sia per trasferimento nucleare.

 

 

 

LEGGE SULLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE O PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

(Si ispira alla tutela dei diritti in primis del soggetto più debole fra i tre coinvolti nella procreazione , il figlio)

  • E’ consentita solo :

  1. in strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni, finanziate dallo Stato
  2. A coppie di maggiorenni di sesso diverso coniugati o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi
  3. Solo nei casi di sterilità o infertilità da cause accertate e certificate come non superabili

  • Obbligatorio il CONSENSO INFORMATO: su tecniche rischi ed effetti collaterali, probabilità di successo, conseguenze giuridiche, costi; va prospettata l’alternativa dell’adozione; il consenso va’ espresso al medico per scritto da entrambi e può essere revocato solo fino al momento della fecondazione, che non può avvenire prima di 7 giorni dal consenso
  • Consentita la crioconservazione dei gameti(consenso)
  • Consentita solo la fecondazione omologa
  • Prescritta una gradualità nella applicazione delle tecniche/per minore invasiti tecnica e psicologica)

Vietate:

  1. La fecondazione eterologa
  2. La procreazione di embrioni in numero superiore a quello necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a 3
  3. La crioconservazione di embrioni
  4. la selezione a scopo eugenetico e la manipolazione del patrimonio genetico, che non sia a scopo diagnostico o terapeutico dell’embrione stesso
  5. La riduzione embrionaria di gravidanze plurime
  6. La soppressione di embrioni
  7. La sperimentazione sugli embrioni, che non sia a scopo diagnostico o terapeutico degli stessi
  8. La clonazione e la creazione di embrioni a scopo di sperimentazione
  9. Il commercio di gameti e di embrioni
  10. L’utero surrogato
  11. La fecondazione di gameti umani con altre specie

 

 

 

OBBIEZIONI ALLA LEGGE

La legge 194/78 disconosce l’individualità umana del concepito

R: la 194, per legittimare l’interruzione di gravidanza, fa ricorso allo "stato di necessità", supponendo un conflitto di diritti fra due soggetti, entrambi vivi (la madre e il figlio).

La legge viola il principio di laicità, prefigurando uno stato etico

R: stato etico è quello che impone ai propri cittadini la propria ideologia come unica etica.

Laicità non significa rinunzia a qualsiasi valore: lo stato rinunzia alla pena di morte, rifiuta la guerra per la soluzione delle controversie internazionali, punisce i reati, promuove la solidarietà sociale, tutti valori etici.

Il laico Bobbio (intervista del Corriere della Sera 8/5/1981): "Mi stupisco che i laici lascino ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere".

L’Italia resta il fanalino di coda tra i paesi europei

R: Spagna e Gran Bretagna stanno limitando anche loro l’impianto a tre embrioni, la legge tedesca vieta l’utilizzo di embrioni per la sperimentazione, tranne per quelli acquistati all’estero (!), e vieta la donazione di ovuli. Comunque non avrebbe senso ripetere gli errori degli altri (la legge del 1990 in Gran Bretagna permette la fecondazione tra gameti umani e tra gameti animali per produrre ibridi, Olanda e Belgio hanno legalizzato l’Eutanasia attiva, anche per bambini di 12 anni,…)

Oltre l’80% di embrioni subisce l’arresto di sviluppo nei primi stadi (aborto spontaneo), quindi non possono chiamarsi esseri umani.

R: Ciò evidenzia la delicatezza dei processi genetici che guidano lo sviluppo al suo inizio; la natura fa la sua selezione (elimina le anomalie genetiche, soprattutto quelle incompatibili con la vita). Un processo patologico non può essere assimilato ad un processo fisiologico. Così l’elevata mortalità perinatale dei secoli scorsi non metteva in questione lo statuto individuale dei neonati.

 

 

 

ALCUNE COSIDERAZIONI FINALI

Ognuno di noi è stato zigote, poi ha attraversato tutte le tappe dello sviluppo, prima e dopo la nascita, fino all’attuale, che non è ancora quella definitiva, restando sempre se stesso. (cf. Embriologia di Langman, KeitH Moore, W. Larsen)

Lo stesso rapporto Warnock parla di sviluppo senza interruzioni fin dall’inizio, senza un momento particolare in cui qualcosa di amorfo diventa un organismo vivente.

Nel 2002 i Docenti delle 5 Cliniche Ostetriche di Roma hanno affermato che : l’embrione è un individuo umano fin dal concepimento. (al contrario di quanto sottoscritto nell'articolo de L'Unità del 13/06/2002 da R.Levi Montalcini, Veronesi, Flamini, ecc.)

Persona soggetto di diritti, contrapposto a schiavo (o in anni più recenti a negro, ebreo)

Le discriminazioni hanno sempre creato gravi ingiustizie.

Sintomatica della volontà di non voler riconoscere diritti.

L’identità di persona è strutturale, non una caratteristica, che si può acquisire o perdere.

Ma Zigote = una sola cellula.

Conta il n° di cellule? Quante per una essere umano?

Ameba (meno animale dell’elefante?)

Nel dubbio che l’embrione sia veramente una essere umano, è buona norma astenersi (Principio di precauzione: City del 10/2/04: niente multa se il telepass non legge bene la targa).

Cf. Veronesi (commissione Dulbecco): principio di beneficialità-sacrificio del più debole a vantaggio del più forte; legge della giungla; cancellati secoli di civiltà. Vale solo per situazioni di emergenza, stati di necessità (cuore da trapiantare; Master & Magister).

Non per sacrificare migliaia di vite umane nella speranza di un beneficio per le generazioni future.

Parlamento Europeo (risoluzione 16/3/89, reiterata il 20/9/96) : invita gli stati a disciplinare la Fecondazione Assistita in modo da proteggere la vita umana fin dal concepimento.

Comitato nazionale di Bioetica (28/6/96) : all’unanimità riconosce il dovere morale di trattare l’Essere umano, fin dalla Fecondazione secondo i criteri di rispetto e tutela che si debbono adottare nei confronti degli individui umani a cui si attribuisce comunemente la caratteristica di persona.

Legge stessa 194/78: la Repubblica Italiana tutela la vita umana fin dal suo inizio.

2003 Dichiarazione di 327 docenti universitari: l’embrione fin dallo stadio unicellulare, cioè dal concepimento, è un individuo umano e il processo vitale del nuovo soggetto umano è unico e continuo,dallo stadio unicellulare alla morte individuale.

Legge discussa perchè negherebbe il diritto delle donne di disporre del proprio corpo e di avere un figlio.

Il nostro è uno stato di diritto, anzi, si vanta di essere la patria del diritto. E’ singolare che nella patria del diritto, in una vicenda che vede coinvolti 3 soggetti (madre, padre e figlio), si pretenda che vengano garantiti solo i diritti della donna.

I diritti negati al concepito (una madre e un padre, in età da poterlo accompagnare fino alla maturità, una identità genetica, ecc...) non gli potranno essere garantiti dopo la nascita: resterà sempre un cittadino di serie B.

Naturale "desiderio" di una coppia di avere un figlio può diventare un "diritto"?

Dichiaraz. Univ. dei Diritti dell’Uomo dell’ONU(1948): diritto alla salute (cure per le cause di sterilità), non diritto ad un figlio nè ad un coniuge (possesso di una persona = schiavo, non soggetto di diritti); solo a cose. Voi proprietà dei genitori?

Legittimo desiderio, non realizzabile con qualunque mezzo (non si può comprare, è successo, nel 3°mondo, nè rapirlo).

Rispetto dei diritti del concepito.

Il Parlamento Europeo (Risoluz. 16/3/89) dichiarava non auspicabile la Fecondazione eterologa.

La produzione di molti embrioni, il loro impianto plurimo e il congelamento di quelli detti, con termine offensivo, "soprannumeri", per ulteriori tentativi, viene giustificata con la necessità di non sottoporre la donna a ripetute stimolazioni ovariche, con la scarsa percentuale di successi della FIVET e con le attuali difficoltà per il congelamento degli ovociti.

La stimolazione ovarica per provocare l’iperovulazione ed il prelievo degli ovociti, però, sono interventi invasivi per la donna.

Gli embrioni congelati hanno minor successo di quelli freschi e molti muoiono col congelamento e lo scongelamento; per quelli rimasti perchè la gravidanza è andata in porto o la coppia ha cambiato idea, viene stabilita una data di scadenza (come per i cartoni di latte) e sono destinati alla sperimentazione o soppressi, in alcuni paesi anche per legge (in G.B. nel 1996 ne furono distrutti 4000, e fu motivo di enorme scandalo).

Per il rispetto dovuto all’ embrione in quanto essere umano la legge ne vieta il congelamento e quindi la produzione soprannumeraria (tutti quelli prodotti vanno trasferiti contemporaneamente in utero, al massimo 3, numero risultato più efficiente, ma anche uno solo); la sperimentazione e la manipolazione del patrimonio genetico ( che non siano per fini diagnostici o terapeutici per l’embrione stesso ); la produzione a fini di ricerca e la clonazione ( non si può generare per uccidere); la fecondazione di un gamete umano con quello di un’altra specie, per creare ibridi e chimere (in G.B. lo permette una legge del 1990); la riduzione embrionaria ( aborto selettivo) in caso di gravidanza plurima; la selezione preimpianto, per accertare eventuali patologie (non viene fatta di norma neppure attualmente, perché è invasiva e danneggia l’embrione: quando non lo uccide, può determinare Malformazioni, diminuendo ancora la % di successi della F.A.).

Non è vero quindi, come si afferma, che la legge obbliga ad impiantare embrioni malformati e che la diagnosi reimpianto eviterebbe il ricorso all’aborto: infatti la 194 non lo prevede per le malformazioni, ma solo nel caso di grave pericolo per la salute della madre.

Il Comitato naz. di Bioetica il 21/04/03 ha dato parere contrario all’utilizzo degli embrioni, anche soprannumerari, come fronte di cellule staminali (in accordo con la richiesta del Parlamento europeo del 20/09/96).

Bobbio, modello di "laico"( Corriere della sera del 8/05/81).

C’è chi dice che, essendo gli embrioni soprannumerari destinati a morire, tanto varrebbe utilizzarli a vantaggio della ricerca. Anche i "ninos de rua" del Brasile sono in gran parte destinati a non arrivare all’età adulta, ma non sarebbe etico utilizzarli come fonte di organi da trapianto ( come pare già succeda). Gli uni e gli altri sono esseri umani.

Infine la legge vieta il cosiddetto. "utero surrogato" o utero in affitto, che priva il figlio e la madre genetica di tutti quegli intensi scambi emotivi, affettivi e biochimici, per i quali il bambino nasce già con una personalità strutturata e con l’attaccamento alla mamma e viceversa.

La madre "surrogata" a volte si è rifiutata di consegnare ai committenti il bambino, e per il nostro Codice Civile la madre del bambino è colei che l’ha partorito.

La legge verrà aggiornata ogni 3 anni.